C’è qualcosa di silenzioso ed essenziale che contribuisce a stare bene in casa: la luce.
Quella naturale costituisce di certo un valore aggiunto per gli immobili, ma quella artificiale, se studiata ad hoc, li rende pienamente godibili. L’illuminazione degli ambienti interni, infatti, non è funzionale solo a vivere nel modo migliore ciascuna stanza, ma è determinante nel rendere confortevole e rilassante l’esperienza quotidiana.
Lampade e lampadari, così come il tipo e la qualità di luce scelta, giocano un ruolo primario nella valorizzazione estetica degli spazi. Se poi a questo si aggiunge il fascino eterno di un oggetto unico, come un lampadario vintage, ecco che si crea la magia. L’inserimento di complementi di arredo antichi anche in contesti moderni, se ben abbinati tra loro, è da considerarsi una tecnica efficace per far coesistere epoche, materiali, forme e colori differenti in un equilibrio perfetto, dando risalto al design di ogni elemento. C’è da dire inoltre che un lampadario vintage è l’alleato perfetto per conferire stile e originalità a qualsiasi stanza, senza doverne stravolgere l’arredamento.
Dove inserire un lampadario vintage
Come un intramontabile capo di abbigliamento, un lampadario d’epoca è l’elemento di arredo senza tempo che sta bene con tutto, trovando facile collocazione nei diversi ambienti della casa. Su Nowarc sono presenti vari modelli, da quelli più importanti in cristallo, particolarmente adatti alle stanze ampie come salotti e sale da pranzo, a quelli più romantici in metallo lavorato, perfetti per la camera da letto, magari in abbinamento a una coppia di comodini antichi. Ci sono poi sensazioni che a volte vanno oltre il concetto puro di design, come l‘effetto di veder riflesso, nella specchiera sopra la credenza antica, il lampadario appena montato e avvertire un avvolgente calore, quello che solo gli oggetti con una storia sanno regalare.
Come sceglierlo
Fatto salvo il colpo di fulmine che spesso porta all’acquisto di un oggetto vintage, le considerazioni da fare quando si sceglie un lampadario riguardano prima di tutto lo spazio che si ha a disposizione, la quantità di luce di cui necessita il locale o, se vi sono già altri punti luce, come è possibile integrarli per ottenere un’illuminazione corretta e ricca di atmosfera. Questi fattori sono determinanti per stabilire ad esempio la dimensione del lampadario e il numero di bracci sufficiente a raggiungere il risultato desiderato.
Un altro particolare che dà un carattere ancor più delineato al lampadario, riguarda la tipologia di lampadine che lo ornano; in questo caso il gusto la fa da padrone dal momento che in commercio esiste un’ampia varietà capace di soddisfare ogni esigenza. Tuttavia, sebbene oggigiorno i lampadari siano predisposti per essere allacciati alla corrente elettrica, bisogna tener presente che in origine erano stati progettati per sorreggere le candele di cera, quindi, per rimanere il più possibile fedeli alla tradizione e per preservare la grazia delle linee, è consigliabile orientarsi su lampadine a goccia o a fiamma, ormai disponibili anche a basso consumo energetico.
Come prendersene cura
Lo stile deve andare a braccetto con la praticità, soprattutto in casa, quindi un altro aspetto importante da valutare è quello legato alla manutenzione. Ci sono materiali e stili che richiedono una cura davvero minima, come i lampadari in ferro battuto, generalmente privi di pendenti, che si puliscono con un semplice piumino cattura polvere, fino ad arrivare ai pezzi più delicati in vetro di murano o cristallo che hanno bisogno di maggiori accorgimenti. In questi casi, per garantire l’originaria bellezza del lampadario, è bene smontare i singoli elementi e procedere occasionalmente a una pulizia più profonda con acqua e comune detersivo per stoviglie.