Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in un’intervista, racconta come diventa allenatore. Dai principi di gioco alla valorizzazione del vivaio all’ Atalanta . Scopriamo cosa dice il tecnico tramite le domande dell’intervista. Per avere tutti i vantaggi promozionali, puoi accedere sul sito di https://www.sportaza.info e troverai anche le offerte dei nuovi bookmakers pronti a consigliarti pronostici e quote.

Le parole di Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini, svela come è arrivato a diventare l’allenatore dell’Atalanta spiegando il suo percorso e nell’intervista dichiara:  “ Con la squadra del Pescara ai tempi di Giovanni Galeone eravamo gli unici a giocare nella zona e quindi da lì si è aperto un mondo! Era un tempo dove si andava ad attaccare l’avversario, non si aspettava di perdere la palla ma si lottava. Infatti tutto il mio sistema è nato dalle giovanili della squadra dell’Ajax, sicuramente la difesa a 3 è una novità che in Italia non c’è mai stata anche se poi è risultata la causa della mia bocciatura all’Inter dove speravo di dare una marcia in più ai calciatori perchè si stava attraversando più che altro una fase molto delicata e soprattutto calante ”- sottolinea Gian Piero Gasperini. Per sapere quali sono le strutture gonfiabili più diffuse e le varie destinazioni d’uso, come funzionano e quali sono, puoi andare a leggere tutte le info qui.

La storia

Il tecnico in fondo è cresciuto nel settore giovanile della Juventus con il Nucleo Addestramento Giovani Calciatori dove all’epoca c’era Mario Pedrale. Qui, l’allenatore dell’Atalanta, arriva a giocare con la formazione Primavera con Paolo Rossi debuttando in prima squadra di Coppa Italia. In seguito Gian Piero Gasperini, verso gli anni 70, passa al Palermo in Serie B giocandola finale di Coppa Italia, poi si trasferisce nella Cavese e nella Pistoiese. Qualche anno e Gian Piero Gasperini va con il Pescara, dove esordisce in Serie A diventando capitano. Negli anni 90 invece passa alla squadra della Salernitana che subisce la retrocessione. Sempre negli anni 90, il tecnico, lascia il mondo del calcio e la sua carriera dopo aver giocato con la Vis Pesaro. In tutta la sua carriera dunque Gian Piero Gasperini, colleziona 59 presenze e 10 reti in Serie A, totalizzando 298 presenze e 25 reti in Serie B. Adesso Gian Piero Gasperini, è arrivato ad essere l’artefice della scalata dell’Atalanta, un buon allenatore che riesce a guidare bene la sua squadra.

Con l’Atalanta

L’allenatore Gian Piero Gasperini inoltre, sempre nell’intervista ancora spiega: ” Quando ho parlato la prima volta con il presidente Antonio Percassi, mi confidava che il suo sogno era quello di voler vedere giocare i ragazzi del vivaio. Così, in quell’attimo che guardai la rosa, pensai che bastava risolvere quelle poche problematiche per realizzare il suo sogno, infatti tanti giovani sono esplosi subito ”. Dopo le parole del tecnico, c’è da dire che comunque nelle 7 stagioni all’Atalanta, Gian Piero Gasperini ha anche specificato nell’intervista: “ Con Josip Ilicic e Papu Gomez era come mettere la palla di sicuro in porta! Adesso con noi abbiamo Rasmus Hojlund e Ademola Lookman che giocano molto bene in squadra. Nel mio ruolo da allenatore chiedo sempre ai miei calciatori di fare di più; agli allenamenti, del resto quello che fanno fuori dal campo sicuramente non mi interessa!”.

Nuove idee

Inoltre, l’allenatore, Gian Piero Gasperini conclude l’intervista commentando:  “ Sicuramente nel nostro paese, in Italia, la qualità è scesa perché nello stesso tempo non hanno saputo coltivare il nostro prodotto. Abbiamo bisogno di altre idee nuove e comunque di lanciare i giovani calciatori italiani che vengono rimpiazzati da tanti stranieri mediocri. Inoltre Bergamo è un territorio molto florido, anche Giorgio Scalvini è un ottimo calciatore ed è già un leader a soli 19 anni!” – conclude Gian Piero Gasperini.