Dopo l’acquisizione da parte di Amazon MGM Studios, il franchise di James Bond sta attraversando una fase di
transizione significativa. Gli storici produttori Barbara Broccoli e
Michael G. Wilson hanno lasciato il timone a David Heyman e Amy
Pascal
, figure autorevoli che ora hanno il compito di rinnovare la saga mantenendo alto l’interesse dei fan.
A Londra si stanno svolgendo incontri serrati con potenziali candidati alla regia, mentre si
pianifica di definire il regista, la sceneggiatura e il cast entro i prossimi mesi.

I cinque registi in corsa: tra innovazione e fedeltà allo stile Bond

Secondo quanto rivelato da Matthew Belloni su Puck News, i registi in corsa per dirigere il
nuovo James Bond sono cinque, tutti con profili interessanti. Il primo nome è quello di Edward
Berger
, regista svizzero-austriaco noto per “All Quiet on the Western Front”, che ha già attirato
attenzione per la sua capacità di raccontare storie epiche e intense. In lizza anche Denis
Villeneuve
, autore visionario di “Dune” e “Arrival”, il cui stile potrebbe dare una svolta più
sofisticata e fantascientifica alla saga.

L’Inghilterra punta su tre nomi di punta: Edgar Wright, famoso per “Baby Driver” e “The
Running Man”, il cui dinamismo registico potrebbe essere perfetto per le scene d’azione di 007. C’è poi
Jonathan Nolan, sceneggiatore e produttore con un pedigree notevole, fratello del più
noto Christopher, ma con una carriera tutta sua legata a serie tv di successo come “Westworld” e “Fallout”. Chiude
il gruppo Paul King, noto per la saga di “Paddington” e il recente “Wonka”, in buoni rapporti
lavorativi con Heyman.

Una regia che cambia volto: addio ad Alfonso Cuarón

Un grande nome si è ufficialmente sfilato dalla corsa: Alfonso
Cuarón
, regista di “Gravity” e “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, ha deciso di non
proseguire il dialogo con la produzione. La sua scelta apre definitivamente la strada agli altri candidati, e sancisce
che il nuovo film di James Bond prenderà una direzione forse più sperimentale,
ma sempre nel solco di una tradizione ultra-cinematografica.

L’ombra di Danny Boyle e il sogno mai realizzato di Soderbergh

Nel frattempo, continuano a emergere retroscena sul passato della saga. Danny Boyle, che
fu già coinvolto in fase preliminare per dirigere “No Time to Die”, ha dichiarato recentemente che quel ”
treno è ormai passato“, rinunciando definitivamente a ogni velleità bondiana. E
ancora, salta fuori un progetto mai realizzato firmato Tony Gilroy e Steven
Soderbergh
, che avrebbe proposto un Bond dallo stile rétro, un tributo alle
origini della spia più celebre del mondo.

Casting e ipotesi: chi sarà il nuovo James Bond?

Parallelamente alla scelta del regista, si moltiplicano le scommesse online su chi
interpreterà il nuovo 007. Ogni bookmaker (ad esempio
Rtbet Scommesse
) lancia i propri favoriti, dai volti più noti a
outsider intriganti. Non solo: si scommette anche sulla possibile presenza di una nuova controprotagonista
femminile
, magari una 006, 007 o 008, che possa accompagnare o affiancare il protagonista maschile,
portando un tocco di contemporaneità alla narrazione.

Il brand Bond ha già dato segnali di apertura verso l’inclusione e il rinnovamento, e le ultime pellicole
hanno mostrato una maggiore attenzione ai temi dell’identità, della diversità e della
complessità emotiva dei personaggi. Sarà interessante vedere come la prossima regia
incarnerà queste trasformazioni.

Il misterioso cameo di Joe Biden

Tra le curiosità che alimentano l’hype, una notizia singolare: secondo alcune voci circolate tra insider di
Hollywood, Joe Biden potrebbe apparire in una breve scena di un film di prossima uscita non
legato a 007, ma che potrebbe in qualche modo interagire con il mondo dell’agente segreto. L’ipotesi è
surreale, ma perfettamente in linea con una strategia mediatica che punta a tenere alta l’attenzione con notizie
imprevedibili.

Il futuro del franchise tra Amazon, MGM e un’eredità da custodire

Il passaggio della saga nelle mani di Amazon MGM Studios rappresenta un momento chiave
nella storia del personaggio nato dalla penna di Ian Fleming. L’industria dell’intrattenimento

è profondamente cambiata, e ora le produzioni cinematografiche devono fare i conti con l’evoluzione dello

streaming, delle piattaforme digitali e dei nuovi formati di consumo.

Il prossimo James Bond dovrà essere all’altezza di questa sfida: innovare senza tradire, coinvolgere
senza banalizzare, stupire senza perdere la forza iconica che da oltre sessant’anni accompagna ogni missione.

Con cinque registi pronti a contendersi la regia, un nuovo cast da selezionare e una fanbase mondiale in
attesa, l’estate 2025 potrebbe essere il punto di partenza per una nuova, avvincente stagione dell’agente 007.