Quante volte pensiamo ad un progetto, come qualcosa che c’era anche nell’antichità e, pur se con delle varianti, è arrivato ai giorni nostri? Raramente, perché siamo convinti di aver creato tutto noi, ma non è vero, spesso abbiamo solo modificato o migliorato cose già esistenti. Anche cose impensabili, come il pergolato, hanno una storia lunga che affonda le radici nel passato più recondito.
Dall’esigenza all’architettura
Nell’antichità il termine “pergola” si riferiva ad un impianto di assi e travicelli che si utilizzavano per esporre le merci. Solo con l’arrivo degli Egizi prima e con i Romani poi, il pergolato darà nome alla struttura che oggi conosciamo tutti: un telaio che si lascia delicatamente avvolgere da piante ricche di frutti o di fiori che, oltre a regalare frescura, arricchiscono il luogo di fascino discreto. Nel Medioevo fino a tutto il XIX questi “graticci” assumeranno un aspetto romantico con strutture studiate fin nelle minime parti e arricchite da particolari architettonici estremamente eleganti.
Il fascino del pergolato
Come mai ha sempre riscosso tanto successo? Perché, oltre ad essere indispensabile per proteggere ambienti esterni, è uno dei rari elementi che riesce a fondere perfettamente strutture architettoniche con l’elemento naturale, quasi un trait d’union tra l’umano e il divino, un elemento che unisce naturale con artificiale
Architettura contemporanea
Cercando Pergotenda Roma, noterete che l’architettura contemporanea è riuscita a reinterpretare il pergolato sia nel design sia nei materiali. Un esempio estremo è sicuramente il pergolato del Campus Master Plan & Science in Florida, dove è stato impiegato un “tralicciato continuo in acciaio” e, nonostante tutto, il risultato è spettacolare.
Proprio da questo possiamo comprendere l’importanza della struttura che, dai tempi antichi, è giunta fino a noi innovandosi e adeguandosi alle necessità e al passare del tempo, mantenendo ferme le due caratteristiche principali: proteggere e decorare. E proprio grazie al suo aspetto decorativo possiamo notare che molte ceramiche del sud Italia o del sud della Francia, riportano disegni che riproducono pergolati carichi di uva oppure tralicci utilizzati per le limonaie, purtroppo in gran parte scomparse. Si può vedere ancora qualche struttura simile sul lago di Garda e precisamente a Limone.